Tuesday, November 8, 2011

Animal Memorial Service

Lavoro in un istituto di ricerca dove si fanno anche esperimenti usando (e uccidendo) topi, la nostra sorgente biologica principale da cui otteniamo i nostri campioni.

Ora, potreste pensare che i Giapponesi non siano cosi sensibili quando si parla di usare/abusare ogni risorsa (...pensate ad esempio a quando servono il pesce vivo nei ristoranti, lo tagliano e lo aprono come fosse una cosa non vivente). Bene, bene, bene..Non e' questo il caso. Ogni anno facciamo una cerimonia per tutti gli animali che sono stati uccisi per gli esperimenti. E si fa in maniera ufficiale, non una cosa del tipo che chi si sente in colpa fa per conto proprio. Nossignore.

Abbiamo una lapide commemorativa all'istituto, e il servizio si celebra proprio li. Viene sistemato un tavolo dove la gente lascia offerte in frutti e fiori.
Poi vengono spese alcune parole per dire quanto ci dispiace dover uccidere cosi tanti animali, ma quanto ha servito il loro sacrificio per il progresso della ricerca.
Quest'anno molte delle persone che sono in qualche modo coinvolte con l'uccisione degli animali, anche chi lavora con dati provenienti da suddetti animali,hanno partecipato alla cerimonia cosi' che eravamo tipo un centinaio.

Dopo che l'officiante ha finito il suo discorso abbiamo tutti preso un fiore, un crisantemo bianco, e lo abbiamo messo sul tavolo con un inchino e una preghiera (io l'ho fatto).
E' stato affascinante, con gli organizzatori a guardare a distanza, il sole che ci riscaldava, un sole di novembre che fa piacere, il silenzio nostro che composti aspettavamo di omaggiare le anime degli animali.

Tutti (forse non tutti, ma alcuni di sicuro) si sentono ora sollevati da un grosso peso che gravava sul petto e possono concedersi una pausa caffe'.

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I work in a research institute where we also do experiments by using (and killing) mice, our main biological source where we obtain our samples from.


Now, you might think the Japanese are not sensitive at all when it comes to make use/abuse of any resource (....think of, for instance, when they serve live fish in the restaurants, cutting it and opening it up as if it's not a living thing). Well, well, well...This is not the case. Every year we hold a ceremony for all the animals killed in the experiments. And it is done in a official way, not something that whoever feels guilty can do by their own. No sir.

There's a memorial stone in the compounds of our institute, and it's in front of it where the service is held. A table is set up where people put fruits and flowers, as offerings.
Then a few words are spent to say how much we regret to have killed so many mice, but how much their sacrifice has helped for the research advancements.

This year many of the people whose work is somehow connected to the killing of animals, even the ones who work with data derived from such animals, participated to the ceremony, so we were something like a hundred people.
After the chairman finished his speech we all grabbed a flower, a white chrysanthemum, and put it on a table with a bow and a prayer (I did).

It was fascinating, with the organizers watching in the distance, the sun warming up our bodies, a November sun which is pleasant to stand by, the silence of all of us composed and waiting to give homage to the animals' souls.
Everyone (maybe not every one, but some of them for sure) feels now relieved from a heavy weight in their chests and can go for a coffee break.

6 comments:

  1. Questa davvero mi è nuova! I giapponesi non finiscono mai di sorprendermi (positivamente) :)

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  2. Esatto, non finiscono mai di sorprendermi. E dillo a me, dopo 5 anni ancora scopro cose nuove su di loro.....

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  3. Chissa' se lo hanno fatto anche quelli dell'unita'731 ad Harbin...

    A.

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  4. Eh, infatti.....
    Ma ho i miei serissimi dubbi.
    Sono stra-felice che almeno nel mio istituto si abbia un minimo di umanita', cosa che a Harbin mancava del tutto...che atrocita'....spero che i responsabili stiano bruciando all'inferno ;-(

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  5. No, i responsabili sono sopravvissuti, protetti dagli americani per questioni politiche (mamma li russi e i cinesi!) e mediche visto che i risultati erano di qualche interesse. Anni fa (tengo libro con foto) medici e infermieri dell'unita' in questione hanno addirittura intrapreso una sorta di tour catartico, con tanto di modellini, dove in conferenze spiegavano minuziosamente i dettagli del loro operato.

    A.

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