Saturday, March 31, 2012

Lifestyle - The Japanese spirit

La giapponesita' e l'effimero, il senso della vita racchiuso in un fiore, la temporaneità della bellezza, la poesia di una vita che nasce e si spegne presto, la fugacità del tutto, lo struggente colore rosa….esiste una sola parola in giapponese per descrivere lo spirito giapponese. No, non e' geisha e neanche karaoke….
Mi riferisco alla parola 桜 (sakura , fiori di ciliegio) che da sola raccoglie in se un mondo e più di significati.

Il fiore di ciliegio rappresenta la bellezza e la perfezione: i petali, cinque, armoniosamente disposti intorno a una corolla perfetta, di un rosa intenso o pallido, bianchi o con appena un filo di colore, come i volti freschi delle giovani donne che arrossiscono per nulla.
Il fiore di ciliegio rappresenta la calma interiore e la pacatezza: si schiude pian piano, con timidezza, quasi a chiedere il permesso per mostrarsi, debole e indifeso di fronte al suo destino, consapevole dell'importante ruolo che, suo malgrado, ricopre.
Il fiore di ciliegio rappresenta la rinascita: il rigore invernale ha spogliato gli alberi, sembrano morti. Ma a un certo punto la natura si risveglia, la linfa ricomincia a scorrere e dal niente viene fuori un'esplosione di colori. Il miracolo della vita si ripete ancora una volta.
 Il fiore di ciliegio rappresenta la temporaneità: sboccia nell'arco di una notte, rallegra gli animi, porta speranza per poi appassire e morire. Ricorda agli uomini che tutto ha un inizio e una fine.
Il fiore di ciliegio rappresenta la malinconia e la tristezza: ha una vita breve, la sua bellezza si consuma presto, il vento disperde i petali appassiti e la gioia anch'essa se ne va.
Quanta poesia e' nata ispirata dalla bellezza caduca e rosea, quante feste si sono consumate all'ombra di un albero di ciliegio, quanta malinconia su quel tappeto di petali!

Come sakura, lo stile di vita giapponese: nulla e' per sempre, cose, persone e sentimenti hanno una durata limitata nel tempo, alla vita segue la morte e l'intervallo tra i due estremi rappresenta solo una brevissima parentesi di struggente malinconia. I giapponesi non guardano al futuro come un traguardo, bensì come la fine di un viaggio, che sia domani o tra mille anni non si può dire, e questo li fa vivere nell'apatia, li porta a concentrarsi nelle piccole cose, nel coltivare la bellezza come unica distrazione, nell'elevare a perfezione ogni gesto e maniera, nella cura maniacale del dettaglio…tutto semplicemente per evadere dalla realtà effimera.

Noi poveri e comuni mortali pero' non vediamo così in profondità, e ci limitiamo solo a goderci l'arrivo della primavera, ci facciamo semplicemente contagiare dall'euforia.
Sfido voi a resistere dal soffermarvi davanti a un albero di ciliegio in fiore, sfido voi a non intrattenervi a scattare foto di questa manifestazione di vita! Non importa quante volte il ciclo della natura si ripete con la stessa modalità davanti ai nostri occhi, anno dopo anno, ci ritroviamo tutti li, impazienti di affollare parchi e aree verdi, ansiosi, meravigliati dalla bellezza eterna, eppur fugace, di un semplice, piccolo, fragile fiore.
Andate, e meravigliatevi, ma guardando alle cose con una consapevolezza nuova, cambiate punto di vista... 

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The Japanese way and the ephemeral, the meaning of life enclosed in a flower, the brevity of beauty, the poetry of a life that starts and soon ends, the transience of all, the aching pink…there is one single word in Japanese to describe the Japanese spirit. No, it is not geisha, neither is karaoke…
It is the word 桜 (sakura , cherry blossom), which alone holds a world and even more of meanings within.

The cherry blossom represents beauty and perfection: the petals, five, gracefully sitting around a perfect corolla, bright or light pink, or white with just a blush, like the young women's fresh faces, when they blush for the slightest thing.
The cherry blossom represents calmness and placidity: it opens up slowly, shyly, as if it were asking for permission to show up, weak and harmless facing its fate, conscious of the important role it has, despite itself.
The cherry blossom represents rebirth: the winter cold stripped the leaves off the trees which seem dead. But one day nature wakes up, lymph starts again to flow and an explosion of colours comes from the nothing. The miracle of life happens again.
The cherry blossom represents impermanence: it blooms overnight, it makes the soul rejoice, it brings hope, but soon after it withers and dies. It reminds people everything as a beginning and an end.
The cherry blossom represents melancholy and sadness: its life is short, its beauty expires soon, the wind blows petals and happiness away.
How many poems inspired by the pink, fleeting beauty, how many parties under the cherry trees, how melancholic that carpet of petals!

As sakura, so is the Japanese lifestyle: nothing lasts forever. Things, people, feelings have an expiration date, death follows life and the interval between the two extremes is just a tiny parenthesis of acute gloom. The Japanese don't regard the future as a goal, but rather as the end of a journey, whether today or in thousands years doesn't matter, and they endure life in apathy, they focus on those little meaningless things, in venerating beauty, in improving every gesture to mastering it, in manically caring for details…this is simply to evade from short-lived reality.

We, ordinary living beings, can't grasp this deep truth, and we merely get influenced by the euphoric atmosphere.

I dare you not to stop by a cherry tree to admire it, I dare you not to take photographs of such a manifestation of life! It doesn't matter how many times the natural cycle is repeated, in the very same conditions, year after year in front of our eyes, we have all been there, impatient, anxious to go out, to be fascinated by the ethereal and yet ephemeral beauty of a simple, tiny, fragile flower.

Go and wonder, look at things with a new awareness, change your point of observation.

Sample cherry blossom over 4 years...
Una raccolta di fiori di ciliegio di 4 anni...










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