Friday, June 10, 2016

Expat problems I - Food

Me: “Do you perhaps have pecorino cheese at home?”
A: “Nope, but if you want I can give you parmesan cheese”
...

As she put it, not even during Prohibition were people so desperate.

Expat problems…But it’s not like that for all expats in the world. I guess it depends on where we come from and where we end up living. In the age of globalisation, of world-wide trade and commerce, goods from our own countries are very likely found on stores shelves of pretty much any other country. I have to say, this is only applicable, alas, to the developed part of the world…oh, and Japan. Heh.

This is especially true for food items, and not just because we are spoiled brats who want to only follow our home diet, no. It’s only because sometimes the only thing that heals our nostalgic soul is eating some food from our country.

Now, while in the rest of the civilised world one can easily find all kinds of breads, cheeses, produces from, say, Europe, in a super duper modernised and technologic city like Tokyo those goods that are common elsewhere are instead special, exotic items. European food in Tokyo is 1) hard to find, 2) if found is not the real thing anyway, and 3) overall expensive.

The “smuggling” rate among Tokyo expats is the highest, with people carrying unmentionable precious palatable items in their suitcases when returning from Euro trips. I get my coffee shipped directly by my mother, the cheese from A. when coming back form Rome, sundries tomatoes and artichokes brought by friends visiting, sausages and cured meets by D, and so on…every time one of us announces a trip outside of Japan, the trafficking machinery is put in motion, wish lists are written, biddings are done, game is on.

Especially now that I have taken up teaching cooking, lack of proper ingredients for my recipes is a daily problem. Teaching Italian cooking may be fine, but teaching regional recipes can only happen if I cheat on the shopping list. I mean, how to make an artichoke sauce for pasta when I have NEVER seen a artichoke in a supermarket? How to make fennel salad when fennel is NOWHERE to be found? How to prepare ricotta cheese cannoli when the ricotta found here is as pricy as gold and looks and tastes like solid yogurt?

At least alcohol is cheap, to drown our frustration in wine any time we need.

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Io: “Ma non e’ che hai pecorino a casa?”
A: “No, pero’ se vuoi ti porto il parmigiano”
...

Come dice lei, stiamo messi peggio dei tempi del proibizionismo.

Problemi da espatriati…Ma non e’ cosi per tutti gli espatriati del mondo. Dipende da dove si parte e dove si finisce. Nell’era del mercato globale, i beni delle nostre terre si trovano praticamente dappertutto. O meglio, questo vale solo per la parte sviluppata del mondo…ah, e per il Giappone. Eh.

In particolare questo vale per prodotti alimentari, e non solo perché siamo ragazzini viziati che vogliono solo mangiare la cucina di mamma, no. E’ solo per quelle volte in cui ci si sente nostalgici quando solo l’avere cibo nostrano ci fa stare un po’ meglio.

Ora, mentre si diceva nel resto del mondo civilizzato si trova ogni tipo di salume, formaggio, prodotti da forno e altro da, diciamo, l’Europa, nella super modernizzata e tecnologica citta quale Tokyo questi beni che sono comuni altrove diventano speciali, esotici, mitici. I prodotti europei a Tokyo sono 1) difficili da reperire, 2) se reperibili non sono comunque quelli veri, e 3) in generale costano una cifra.

Lo spaccio di alimenti tra espatriati a Tokyo penso sia il più efferato, con gente che si porta al ritorno dall’Europa articoli per il palato inimmaginabili e preziosissimi. Ad esempio, io mi faccio mandare il caffe da mama, i formaggi me li porta A quando torna da Roma, gli amici siciliani mi portano i pomodori secchi e i carciofi, D mi rimpinza di prosciutti e salami…insomma, ci stiamo capendo. Ogni volta che qualcuno annuncia un viaggio fuori dal Giappone, la macchina del traffico illecito si muove, si fanno liste e si fanno scommesse. Insomma, ci si da’ da fare.

In particolare di questi tempi che faccio anche scuola di cucina, la mancanza di ingredienti precisi per le mie ricette e’ un problema ormai fisso. Insegnare a cucinare piatti italiani magari ancora e’ fattibile, ma quando si passa a ricette regionali, le posso realizzare solo se baro con gli ingredienti. Dico, come si fa a fare una pasta con crema ai carciofi se non ho MAI visto un carciofo da quando sto qui? Come si fa una insalata di finocchio quando non lo si trova da NESSUNA parte? Come preparare i cannoli con la ricotta se la ricotta che trovo qui oltre a costare a peso d’oro sembra yogurt rappreso?


Per lo meno abbiamo il vino che costa poco cosi da poter affogare il dispiacere ogni volta che e’ necessario.


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